Newsletter n. 10 del 14 maggio 2025

  • Categoria dell'articolo:News / Trasparenza

Relazione annuale al Parlamento - 20 maggio 2025 ore 11

Attività Anac 2024  

  • Si terrà il prossimo 20 maggio 2025, alle ore 11, la Relazione annuale al Parlamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
    Nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, presenterà l’attività svolta dall’Autorità nel 2024. 
    La presentazione sarà trasmessa in diretta su Rai 3 e in streaming dalla WebTv della Camera dei Deputati (webtv.camera.it), oltre che disponibile in streaming sul sito dell’Autorità (www.anticorruzione.it). I giornalisti che intendono seguire in presenza l’evento devono accreditarsi presso la Camera dei Deputati utilizzando il ‘portale accrediti’ https://comunicazione.camera.it/accrediti-stampa oppure inviando una mail a sg_ufficiostampa@camera.it
  • La Relazione 2024 e la Presentazione del Presidente saranno disponibili nel portale dell’Autorità (www.anticorruzione.it) dalle ore 11 del 20 maggio 2025.

Al via il Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate

Funzione di coordinamento resa operativa dalla delibera n. 176/2025

  • Prende il via il Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate, previsto dal cosiddetto decreto Correttivo al Codice degli Appalti che, affidando ad Anac una funzione di coordinamento, ne ha disposto l’istituzione presso l’Autorità, dove è stata resa operativa dalla delibera n. 176/2025
  • Con tale atto viene disposta la costituzione, e vengono disciplinati i meccanismi di funzionamento, di questo organismo di coordinamento e indirizzo strategico, chiamato ad operare “con l’obiettivo di favorire una gestione più efficiente e specializzata delle attività di committenza pubblica” e, in questo ambito, come punto di riferimento “per lo sviluppo e la diffusione delle migliori pratiche”, contribuendo “a rafforzare la trasparenza, l’efficienza e l’innovazione nel sistema degli appalti e degli acquisti pubblici

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Verifica della progettazione

Non può farla chi ha svolto il progetto

  • Al fine di dirimere alcune criticità riscontrate nell’applicazione del divieto di affidamento del servizio di verifica della progettazione a soggetti che hanno partecipato alla redazione della stessa, Anac fornisce alcuni chiarimenti e conseguenti indicazioni operative.
  • Con il Comunicato del Presidente, approvato dal Consiglio del 30 aprile 2025, l’Autorità raccomanda alle stazioni appaltanti di prevedere espressamente nei bandi di gara per l’affidamento del servizio di verifica della progettazione, tra i requisiti di partecipazione, il non aver svolto attività di progettazione, per il medesimo progetto, cui afferisce l’attività di verifica. 

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Aggiornamento del bando tipo n. 1

Consultazione online fino al 5 giugno 2025
 
  • È aperta fino alle 23.59 di giovedì 5 giugno 2025 la consultazione online sulla revisione del bando tipo n. 1/2023, aggiornato alle più recenti modifiche normative, relativo all’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari di importo superiore alle soglie europee con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. 
  • Sulle clausole dello schema di disciplinare ha infatti inciso l’entrata in vigore del cosiddetto Correttivo (d.lgs. n. 209/2024) che è intervenuto su diverse disposizioni del Codice degli Appalti richiamate dal bando tipo n. 1, determinando la necessità di un’attività di aggiornamento, aperta adesso al contributo degli stakeholder: l’invio di pareri e osservazioni è possibile, per i soggetti interessati, esclusivamente tramite il questionario online attivo dal 5 maggio 2025 e raggiungibile dalla pagina del sito istituzionale Anac dedicata alla consultazione.
  • Ad essere aggiornata è stata anche la domanda di partecipazione tipo, che è stata coordinata con il testo del bando allo scopo anche di evitare sovrapposizioni. 

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Segnalazione Anac a Parlamento e Governo

Inconferibilità, urge modifica tempestiva della norma

  • Con Atto di segnalazione N.2 del 26 marzo 2025, Anac è intervenuta nuovamente presso il Parlamento e il Governo per chiedere la tempestiva modifica della legge 21 febbraio 2025, N.15, il cosiddetto “Milleproroghe”, approvato da poco dal Parlamento, per quanto riguarda le disposizioni in materia di inconferibilità.
  • Già in precedenza l’Autorità Anticorruzione fu tra i primi a segnalare l’irragionevolezza della disposizione legislativa precedente, che poi la Corte ha dichiarato incostituzionale.

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Appuntamenti

Governance, compliance: intelligenza artificiale, prospettive e opportunità – Roma 23 maggio 2025
  • Il Presidente Anac, Giuseppe Busia, interviene al convegno “Governance, compliance: intelligenza artificiale, prospettive e opportunità, organizzato dall’Associazione italiana trasparenza e anticorruzione (Aitra). L’intervento del Presidente Busia rientra nello slot dedicato al tema “Intelligenza artificiale: scenari, etica, impatti e prospettive”.

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Legalità, Trasparenza e Controllo: Strumenti per il Buon Governo – Castelfranco Emilia 29 maggio 2025
  • Il Presidente di Anac, Giuseppe Busia, interviene da remoto al convegno “Legalità, Trasparenza e Controllo: Strumenti per il Buon Governo” organizzato dal Comune di Castelfranco Emilia. L’intervento ha come tema “Il ruolo dell’Anac nella prevenzione della corruzione: strumenti e prospettive”.

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Corso di formazione sulla responsabilità dell’ente da reato – Napoli 28 maggio 2025
  • Il Presidente Anac, Giuseppe Busia, interviene da remoto al corso di formazione sulla responsabilità dell’ente da reato presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli.

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Appalti ed equivalenza dei contratti collettivi

Collaborazione tra Anac e Università Cattolica

  • Intesa tra l’Autorità Nazionale Anticorruzione e l’Università Cattolica del Sacro Cuore per l’avvio di uno scambio di informazioni, comprese quelle della Banca dati nazionale dei contratti pubblici (Bdncp), attraverso l’interoperabilità e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi. 
  • Referenti istituzionali dell’accordo di collaborazione, chiamati a coordinare l’apposito gruppo tecnico operativo di cui si stabilisce l’istituzione, sono, per Anac, il Presidente Giuseppe Busia e, per l’Università Cattolica, il Professor Michele Faioli, docente di Diritto del lavoro e il Professor Claudio Lucifora, direttore del Centro di ricerca sul lavoro “Carlo Dell’Aringa” (Crilda), al cui interno è istituito un laboratorio sull’equivalenza dei Contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl), che si propone di elaborare un metodo scientifico interdisciplinare per analizzare l’equivalenza degli stessi Ccnl, anche alla luce delle nuove disposizioni in materia di contratti pubblici.

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Focus atti Anac

Uso improprio della proroga da parte del Ministero Salute, carenze di programmazione e norme violate

  • L’attività di vigilanza di Anac ha accertato che il Ministero della Salute ha utilizzato in maniera impropria l’istituto della proroga tecnica, estendendo la durata contrattuale del contratto di appalto di “servizio di presa in carico dalla dogana di destinazione della merce o dal punto di presa sul territorio nazionale, trasporto della merce presso i propri depositi, con connessa attività di custodia, nonché ridistribuzione e trasporto dei colli della merce ai luoghi di destinazione finale” ereditato dalla struttura commissariale per la gestione dell’emergenza pandemica

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Affidamento non conforme: Anac boccia gara del Consiglio regionale della Campania
  • Prescrizioni troppo stringenti e indicazioni incoerenti nella procedura aperta bandita dal Consiglio regionale della Campania per l’affidamento del servizio di presidio tecnologico degli impianti elettrici, di raffrescamento/riscaldamento e idrico sanitario di un fabbricato della sede dell’ente, per un valore complessivo stimato di circa 1,2 milioni di euro.
  • E’ quanto riscontrato da Anac che, con delibera n.160 approvata dal Consiglio del 16 aprile 2025, ha riscontrato gravi irregolarità nella gara.

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Il rinnovo del contratto già scaduto è equiparato a illegittimo affidamento senza gara
  • Il rinnovo del contratto è consentito soltanto se disposto prima della scadenza del contratto originario. Pertanto, il rinnovo del contratto già scaduto è equiparato ad un illegittimo affidamento senza gara. La durata del contratto può essere modificata esclusivamente per i contratti in corso di esecuzione. L’utilizzo della proroga deve essere limitato al tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure occorrenti per l’individuazione di un nuovo contraente.

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Variante illegittima e programmazione mancante, Anac interviene su società strategica del digitale
  • Nel valutare la legittimità di una variante in corso d’opera, prima ancora di tenere in considerazione il rispetto del limite quantitativo previsto, va verificata la sussistenza dei presupposti normativi per la sua adozione. In mancanza quindi di elementi tali, alla luce di circostanze impreviste e imprevedibili, da giustificare la variazione della prestazione contrattuale in corso di validità senza l’avvio di una nuova gara, diventa irrilevante che l’aggiudicatrice abbia rispettato i limiti di importo prescritti.

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Dissesti idrogeologici, troppe criticità e anomalie nei lavori di consolidamento
  • Nell’adunanza del 3 marzo 2025, il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato, con delibera n.91, le risultanze dell’istruttoria avviata in seguito alla segnalazione di presunte irregolarità nella procedura di affidamento dei lavori di consolidamento delle pareti instabili di via Estramurale ex SS 93 a Rapolla, Comune in provincia di Potenza.

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Frazionamento artificioso e documentazione carente negli interventi di messa in sicurezza. Vigilanza sul Comune di Tursi, in provincia di Matera: criticità nelle opere di prevenzione dei rischi idrogeologici
  • Con la delibera n. 133 del 2 aprile 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha concluso un procedimento di vigilanza su tre affidamenti disposti dal Comune di Tursi, in provincia di Matera, relativi a interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. L’istruttoria, avviata a seguito di una segnalazione, ha riguardato gli incarichi per la progettazione delle opere di consolidamento in tre aree comunali: l’alveo del torrente Pescogrosso, l’area a monte di via Napoli e il rione Rabatana. In due casi si è fatto ricorso all’affidamento diretto e nel terzo a una procedura negoziata.

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Un Comune non può affidare il trasporto scolastico in modo autonomo se c’è una gara centralizzata. La mancata adesione dell’Amministrazione di Ortona alla procedura comunitaria viola il Codice degli Appalti
  • Solo in via eccezionale e motivata è consentito alle singole amministrazioni di procedere con una procedura di gara autonoma con riferimento ad appalti aventi ad oggetto le categorie merceologiche individuate dal dpcm dell’11 luglio 2018. Pertanto, il Comune abruzzese di Ortona, in provincia di Chieti, ha agito al di fuori del Codice degli Appalti non essendo stato in grado di giustificare la scelta di affidare il Servizio di trasporto scolastico mediante procedura autonoma in luogo di stipulare il contratto attuativo con l’operatore economico individuato dal soggetto aggregatore. È quanto ha accertato Anac con la delibera n. 590 approvata dal Consiglio del 16 dicembre 2024.

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Ex consigliere comunale nel cda della società in house? Inconferibile per la legge del 2013, ora non più
  • Un sindaco di un Comune con più di 15.000 abitanti può nominare l’ex consigliere comunale nel cda della società in house municipale?
  • In base al decreto legislativo n. 39/2013 in vigore fino allo scorso febbraio l’incarico sarebbe stato inconferibile. Tuttavia, il decreto Milleproroghe approvato dal governo e tradotto in legge dal Parlamento n.15/2005 lo scorso 25 febbraio 2025, ha rimosso tale divieto.

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Incarico inconferibile per la legge n. 39/2013 diventa ora possibile con la riforma n. 21/2024. Può esserci una nuova nomina se l’attività nel privato non è esecutiva o di controllo
  • Con la delibera n. 157 del 16 aprile 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione è intervenuta sulla questione dell’attribuzione dell’incarico di Presidente di un’azienda comunale per la gestione di servizi pubblici locali in capo a un soggetto che sia o sia stato anche consulente di una società privata legata da rapporti contrattuali con il Comune interessato. Si tratta di una decisione elaborata a seguito di una segnalazione in relazione all’articolo 4 del decreto legislativo n. 39/2013 e dovuta alla scelta effettuata per il conferimento, da parte del Sindaco di un Comune capoluogo di provincia, del ruolo di Presidente del Consiglio di amministrazione (Cda) dell’azienda speciale per il servizio di igiene urbana e di gestione dei rifiuti, costituita dallo stesso Comune come suo ente strumentale e da qualificare, agli esiti degli approfondimenti condotti da Anac, come ente pubblico economico di livello comunale.

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Il responsabile Rpct deve valutare il mancato adempimento delle misure anticorruzione
  • Il Responsabile anticorruzione (Rpct) di una Regione non deve limitarsi ad affermare che non rientrano tra i suoi compiti le verifiche sul mancato riscontro di richieste formulate nei confronti di Uffici regionali. Deve invece attivarsi – anche in raccordo con il referente del Dipartimento/Ufficio dell’amministrazione regionale competente – nel valutare il mancato adempimento delle misure generali previste nel Piao (Piano integrato di attività e organizzazione) dell’amministrazione, tra i quali figura il monitoraggio dei termini procedimentali dei medesimi Uffici regionali. È tenuto, inoltre, a segnalare all’Organo di indirizzo e all’Oiv (Organismo indipendente di valutazione ) le disfunzioni inerenti all’attuazione della misura, con particolare riferimento ai motivi che hanno determinato il ritardo e, se del caso, indicare agli Uffici competenti all’esercizio dell’azione disciplinare i nominativi dei dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza. Deve, poi, rendicontare i risultati dell’attività svolta, nell’ambito della sua Relazione annuale da pubblicare sul sito istituzionale, esponendo le eventuali criticità rilevate nell’attuazione della misura, nonché le iniziative assunte o programmate, per i casi di inosservanza dei termini, ai fini della relativa risoluzione.

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Fonte: anticorruzione.it